La nostra proposta si amplia ancora.
Oggi vi accompagniamo in una nuova tappa del viaggio iniziato grazie alla recente, ma già importantissima, collaborazione con Zoppis. In questo articolo parleremo dei vini di Ca’ di Rajo, una cantina nata a San Polo di Piave (Treviso) nel 2005 sulle fondamenta gettate dalla famiglia Cecchetto, produttrice di vini dal lontano 1931.
L’azienda, oggi condotta dai fratelli Simone, Alessio e Fabio, si avvale delle più innovative tecnologie di vinificazione senza dimenticare il sapore vero e genuino della tradizione, rispettata anche nell’impegno verso la salvaguardia della Bellussera, un antico metodo di coltivazione della vite che rischia fortemente l’estinzione.
Come è nato e cosa ha di particolare questo caratteristico metodo di coltivazione della vite?
La Bellussera è un sistema pensato e realizzato alla fine dell’Ottocento, quando l’agricoltura veneta, fortemente minacciata dalle malattie che si stavano diffondendo nei campi, rispose con l’intuizione dei fratelli di Tezze di Piave, Girolamo e Antonio Bellussi, che trasformarono il convenzionale metodo di coltivare la vite. Questo sistema di coltivazione consiste nell’innalzare le viti fino a quasi 4 metri da terra, disponendole a raggio. Così rialzate e protette, le piante hanno la possibilità di espandersi, liberando la loro vigoria vegetativa. I benefici di tale metodo di coltivazione trasformarono radicalmente l’aspetto delle campagne trevigiane, tutelandone l’identità: la filosofia e la conoscenza locali, infatti, rischiavano di essere contaminate dai nuovi sistemi di coltivazione che si stavano contestualmente sviluppando in Europa. La Bellussera ne frenò la spinta, proteggendo il paesaggio e l’individualità di coloro che lo abitavano.
La Ca’ di Rajo oggi
I territori dell’azienda si sviluppano per il 50% in Veneto, nella zona del Piave, e per il restante 50% in Friuli-Venezia Giulia. Attorno alla cantina resistono i primi 25 ettari di proprietà piantati ormai 60 anni fa. Quindici di questi sono ancora coltivati a Bellussera e producono per la maggior parte vini da uve autoctone come il Raboso del Piave, il Tai, la Glera, la Marzemina Bianca, il Verduzzo, il rarissimo Manzoni Rosa e il Manzoni Bianco.
Non mancano i grandi nomi internazionali come il Merlot, il Cabernet, il Sauvignon, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio e lo Chardonnay.
Nella zona di Mareno di Piave, distaccata dalla sede principale, l’azienda conduce 15 ettari di terreno profondamente influenzato dall’omonimo fiume. Qui vengono coltivati il Raboso del Piave e il Glera con tecnica di coltivazione a Sylvoz.
Dal 2015 i vigneti di Ribolla, Chardonnay, Sauvignon Bianco e Pinot Grigio coltivati da Ca’ di Rajo nel comune di Chions, in Friuli, coprono 45 ettari di terreno a medio impasto, leggermente argilloso e ottimo per ottenere grandi vini bianchi e rossi.
Questo patrimonio storico e culturale caratterizza le grandi etichette di Ca’ di Rajo, disponibili da oggi nello shop online di Globalpesca.
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