Negli ultimi anni sono sempre di più le persone che, in ambito agroalimentare, stanno abbracciando la filosofia del chilometro zero. Una filosofia nata nei primi anni 2000 e che si riferisce a prodotti che hanno percorso il minor numero di chilometri possibile per andare dal luogo di produzione a quello di vendita e consumo.
In una recente intervista il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha dichiarato che 43,4 milioni di italiani acquistano prodotti locali, di questi, 18 milioni lo fa in modo regolare e il restante in modo occasionale.
Ma perché scegliere i prodotti a Km 0, quali sono i vantaggi?
La politica del Km 0, detta anche “della filiera corta” per questa sua “vicinanza” tra sistemi di produzione e sistemi di consumo, porta numerosi benefici al consumatore, al produttore e all’ambiente stesso.
Il primo vantaggio che si nota riguarda la qualità dei prodotti. Scegliendo il chilometro 0 si prendono prodotti sempre freschi, di cui si conosce la provenienza e la produzione, evitando tutti quegli alimenti che hanno subito modifiche artificiali che ne possono limitare gli aspetti benevoli.
Il secondo aspetto positivo da tenere in considerazione è il risparmio economico. Questi prodotti non hanno bisogno di intermediari tra produttori e consumatori, di conseguenza non necessitano di specifici imballaggi e lunghi trasporti per arrivare a destinazione, quindi spesso i prezzi di vendita sono inferiori a quelli dei prodotti che possiamo trovare nei supermercati.
Abbracciando la filosofia del Km 0 si guarda anche all’ambiente. Evitando il trasporto dei prodotti si riduce automaticamente l’emissione di anidride carbonica, l’utilizzo di carburante e di petrolio riducendo, di conseguenza, l’inquinamento.
Un ultimo, ma non meno importante, vantaggio riguarda la promozione del territorio. Acquistando prodotti locali si permette ai piccoli e medi commercianti di continuare a crescere, ciò porta notevoli incrementi alle economie locali e, in senso più ampio, si rafforza quel senso di identità che solo il patrimonio enogastronomico può dare a una comunità.
Per questi motivi Globalpesca, punto di riferimento nel settore Ho.Re.Ca. del territorio, è da sempre in prima linea nella valorizzazione e promozione dei prodotti e delle specificità locali.
Tra i diversi alimenti locali distribuiti da Globalpesca possiamo trovare il formaggio d’alpeggio, tipico formaggio stagionato della Valle Antigorio, la Polenta di Beura, che deve la sua alta qualità alla farina di mais integrale macinata a pietra, il prosciutto crudo e la mortadella di fegato ossolane e la pancetta dell’Alpe Veglia. Tra i pesci è d’obbligo citare la trota, uno dei pesci più apprezzati, nonché la regina del Lago Maggiore.
Concludendo, la scelta del chilometro 0 è una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini italiani rendendo i piccoli mercati contadini non solo luogo di consumo, ma anche educazione, solidarietà, cultura e socializzazione.