La Pasqua è una delle feste religiose più importanti dell’anno ed è da sempre sinonimo di tradizione e aggregazione.
In questo articolo ci imbarcheremo in un viaggio che attraversa tutta la nostra penisola, per scoprire le tradizioni culinarie più gustose.
Iniziamo dalla Valle d’Aosta e dalla sua Crescia di Pasqua, una focaccia lievitata e impastata con uova e pecorino.
Restando vicini, ci spostiamo nel “nostro” Piemonte dove è d’obbligo gustare gli Agnolotti del Plin. Si tratta di una tipica pasta fatta in casa ripiena di cosce di coniglio, vitello, lonza di maiale, spinaci e parmigiano. Il nome deriva dal dialetto piemontese, dove Plin sta ad indicare il gesto che si compie per chiudere il ripieno nella pasta.
Passando in Lombardia troviamo la Torta salata di Pasqua, ottima da gustare in compagnia. È una pasta sfoglia riempita con un impasto di pollo, prosciutto, parmigiano, asparagi, sale, pepe, prezzemolo e timo.
Invece, se state gustando la famosa Torta Pasqualina vi trovate sicuramente in Liguria. Questa tipica torta di pasta sfoglia ripiena di spinaci, uova e ricotta è sulle tavole liguri da molte generazioni.
L’ultima tappa del Nord Italia è il Trentino dove, per chiudere il pranzo pasquale, si gusta la Corona Dolce, un dolce a forma di corona impastato con farina, latte, uova, zucchero, burro, panna fresca e succo di limone.
Terminata questa prima parte, ci incamminiamo lungo la penisola arrivando in Emilia-Romagna, dove troviamo le classiche Lasagne verdi alla bolognese. Molto simili alle Lasagne che conosciamo tutti, si differenziano da queste per l’impasto con uova e spinaci.
Arrivando in Toscana veniamo catturati dai profumi tradizionali della minestra di gallina e della schiacciata di Pasqua. La prima è un brodo di gallina preparato con sedano, cipolle, alloro, carote, prezzemolo, pepe e aglio; la seconda, ricetta risalente a metà Ottocento, è un dolce dall’intensa lavorazione manuale.
Ultima regione di questo viaggio nel Centro Italia è il Lazio, con la sua Coratella alla romana ottenuta con le interiora di piccoli animali (da qui il suo nome particolare).
Siamo quasi arrivati alla fine del nostro viaggio e, giungendo in Campania, veniamo conquistati dalla deliziosa Pastiera, il famosissimo dolce napoletano con la sua frolla friabile ed elastica e la sua crema che dona un perfetto equilibrio di dolcezza e aromi.
Passando in Puglia, invece, troviamo diversi piatti tipici della tradizione pasquale. Primo tra questi è l’agnello in salsa di mandorle, seguito dal Panarieddhu, un cestino dolce con farina, latte, uova, lievito, succo d’arancia e zucchero, decorato con uova sode. Se trovate questo stesso dolce, ma cotto e con una forma circolare e intrecciata, allora siete di fronte alla Scarcella.
Ultima tappa è la Sicilia con la sua intensa cucina. Il piatto forte del pranzo Pasquale è l’agnello, che viene cucinato in moltissimi modi. Esempi tipici sono l’agnello alla messinese o l’Impanata ragusana, in cui l’agnello fa da ripieno a questa particolare focaccia.
Speriamo che questo viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie del nostro paese vi abbia ispirato!
Buona Pasqua!