L’Italia è un paese con un enorme patrimonio agroalimentare, che può vantare la produzione di oltre 500 tipologie di formaggi, molti dei quali titolari di marchi di qualità. Ma cosa sono esattamente?
Le principali certificazioni che vengono utilizzate sono:
- Denominazione di Origine Protetta (DOP). Il marchio indica un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità e caratteristiche siano essenzialmente, o esclusivamente, dovute all’ambiente geografico;
- Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Questo tipo di certificazione si riferisce a prodotti agroalimentari le cui metodologie di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate e protratte nel tempo, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni;
- Specialità Tradizionale Garantita (STG). Si tratta di una certificazione assegnata a prodotti agroalimentari ottenuti da materie prime tradizionali o a metodi di produzione tradizionali;
- Indicazione geografica protetta (IGP). Questo marchio di qualità viene attribuito a prodotti alimentari per i quali una determinata qualità dipende dall’origine geografica.
Le certificazioni di qualità ci aiutano molto nella scelta del formaggio, poiché garantiscono una migliore qualità, certificata dal disciplinare di produzione e da maggiori controlli.
I migliori formaggi ad uso pizzeria
La pizza si presta a infinite personalizzazioni dettate da gusto, stagionalità e posizione geografica. Mozzarella Fiordilatte e di Bufala sono le più utilizzate ma condividono questo ruolo fondamentale con latticini altrettanto nobili.
Tra i più utilizzati troviamo il Gorgonzola, il cui aspetto è caratterizzato da muffe in grado di accelerare la sua maturazione, la Provola affumicata, ottenuta esponendo il formaggio fresco al fumo di paglia di grano, il Taleggio, prodotto con latte vaccino intero e sottoposto a una stagionatura di media durata e, infine, lo Stracchino, un formaggio in pasta molle ma compatta la cui stagionatura non supera i 30 giorni.