La farina è tra gli ingredienti più utilizzati in cucina, non solo come base per tantissime ricette, ma anche come addensante per creme e zuppe.
Esistono molti tipi di farina, classificate in base alla materia prima da cui vengono ricavate, agli utilizzi indicati, alle caratteristiche nutrizionali e alla presenza o assenza di glutine.
Le farine speciali: farina di banane, teff e tigernut
Sono tante le farine cosiddette “alternative” presenti sui banchi alimentari; tra le più peculiari citiamo la farina di banane, la farina di Teff e la Tigernut.
La farina di banane si ricava dal frutto poco maturo e poco dolce e, a dispetto di quel che si potrebbe pensare, nel suo sapore e nel suo odore il sentore tipico della banana è quasi impercettibile; per questa ragione risulta non solo indicata nella preparazioni di dolci, come i chocolate chip cookies o il banana bread mautilizzabile perfino per la preparazione di pane, pasta e pizza. Si tratta di una farina dal basso impatto ambientale la cui produzione permette il recupero di gran parte degli scarti del frutto che, viceversa, sarebbero destinati al rifiuto organico. Per questa ragione questa tipologia di farina risulta essere tra le più economiche presenti sul mercato; il basso contenuto di grassi e la sua ricchezza di fibre e antiossidanti la rendono un’ottima scelta dal punto di vista nutrizionale oltre che una valida alternativa ad altre farine gluten free.
La farina di Teff, ricavata da un cereale privo di glutine originario dell’Eritrea e dell’Etipia, è presente sul mercato in due varianti, bianca e rossa; entrambe risultano ricche di calcio, fibre, proteine e amminoacidi essenziali e a basso indice glicemico che le rendono particolarmente adatte per i diabetici.
Il suo gusto, leggermente dolce, ricorda quello della noce e questa peculiarità la rende idonea in particolare per dolci, biscotti, torte o pancake. Meno adatta alla preparazione di pane, pasta o pizza, si presta benissimo come addensante per zuppe e minestre alle quali conferisce un aroma particolare.
Simile alla farina di Teff è quella di Tigernut, ricavata dalla cosiddetta noce di tigre, un tubero diffuso nella zona di Valencia (Spagna); ha un sapore gradevole, naturalmente dolce senza aggiunta di zuccheri, dal gusto di mandorla e nocciola. Miscelata alla farina di mandorle, si presta benissimo per rivisitare la classica ricetta dei muffin. A differenza della farina di banane, presenta un alto valore di grassi e un basso apporto proteico oltre che un sapore intenso e caratterizzante.
Farine di legumi, frutta e semi
Sapevate che anche da legumi e frutta è possibile ricavare la farina?
La farina di legumi più popolare e più facile da trovare in commercio è quella di ceci, ormai presente in numerosi supermercati. È l’ingrediente di base di alcune preparazioni tradizionali regionali salate come la farinata ligure e le panelle siciliane.
Le farine di legumi sono adatte da abbinare eventualmente alle farine di cereali soprattutto per la preparazione di piatti salati come gnocchi, pane e grissini.
La farina di lenticchie è adatta anche alla preparazione di polpette vegetali e falafel, in abbinamento ad altri ingredienti lessati, come ceci, fave o patate. Potete anche variare la preparazione del pane, delle focacce e degli impasti della pizza; vi basterà aggiungere una piccola parte di farina di lenticchie alle vostre preparazioni per dar loro un tocco di sapore in più.
Le farine ottenute dalla frutta e dai semi, invece, servono soprattutto per arricchire di sapore o di colore le preparazioni, in particolare quelle dolci. Vi consigliamo, ad esempio, di abbinarle alle farine di cereali senza glutine per preparare torte, biscotti, crepes e pancake.
Qualche esempio? Le farine di nocciole, di castagne e di mandorle sono ottime per preparare le basi per le crostate. Con la farina di carruba è possibile sostituire il cacao, mentre la farine di frutta secca come quella dimandorle, nocciole o noci, si prestano per la decorazione di dolci e dessert o per panature di piatti dal sapore orientale.
L’Oriente e l’innovazione in tavola
Perché non portare in tavola i sapori orientali grazie a queste farine?
Lo sapevi, ad esempio, che gli spaghetti di soia, fra i piatti più conosciuti della cucina orientale, si realizzano proprio unendo la farina di soia alla farina di riso o, in alternativa, alla farina di grano?
Imparare a utilizzare le farine alternative alle classiche “0” e ”00” è utile non solo per assumere diversi nutrienti e quindi rendere varia la nostra dieta, ma consente anche di rivisitare in chiave più salutare le ricette tradizionali e di portare in tavola preparazioni originali e saporite.